L’ansia può cominciare a manifestarsi in maniera significativa già in età infantile.
Così come per gli adulti, anche per i bambini provare ansia in determinate situazioni è una reazione assolutamente normale e naturale.
Quando l’ansia diventa un problema?
Quando la reazione del bambino è sproporzionata rispetto allo stimolo che l’ha scatenata e alla sua età evolutiva.
Alcuni bambini hanno, indubbiamente, un temperamento più ansioso rispetto ad altri. Tuttavia, ciò che aumenta la probabilità che si manifesti un comportamento ansioso nei bambini o ragazzi è l’ambiente, inteso come il contesto di relazioni, in cui sono inseriti.
Quali stili genitoriali influenzano lo sviluppo dell’ansia nei bambini?
Spesso questi bambini hanno genitori con un temperamento ansioso, il che può influire sul bambino attraverso le risposte ricevute quando affronta situazioni difficili.
Se il genitore è spaventato, aumenterà l’ansia del bambino, creando un circolo vizioso.
Un altro stile genitoriale che può scatenare risposte ansiogene è l’iperprotettivo. Il genitore sente il bisogno di monitorare costantemente il proprio figlio e di prevenire ogni forma di frustrazione. Il messaggio trasmesso è che il mondo esterno è pericoloso e solo il genitore può offrire protezione.
In questo modo, tuttavia, si incide sull’autostima del bambino, che si percepirà come poco capace di sperimentarsi nel mondo esterno.
Ricordiamo, invece, che una certa dose di frustrazione, opportunamente calibrata in base alla fase evolutiva del bambino, è essenziale e fondamentale per la sua crescita.
Infine, uno stile genitoriale ipercritico e orientato al perfezionismo influisce sull’ansia. Il messaggio di dover sempre eccellere o raggiungere il massimo delle prestazioni si scontra con le reali capacità del bambino o ragazzo. Quando percepirà di non riuscire a soddisfare tali aspettative, aumenteranno l’ansia e il senso di inadeguatezza.
Quali forme d’ansia in età evolutiva?
Nei bambini più piccoli, l’ansia e le paure sono strettamente legate alle figure di riferimento e al bisogno di sicurezza.
In adolescenza prevale, invece, un’ansia legata al confronto con gli altri (ansia sociale).
Le forme prevalenti (anche se non le uniche) di ansia in età evolutiva sono:
- ansia generalizzata;
- mutismo selettivo;
- ansia sociale;
- ansia scolastica;
- ansia da separazione.
Cosa fare come genitori?
Il supporto che un genitore può offrire a un bambino o adolescente con disturbi d’ansia è essenziale.
È importante riconoscere l’emozione provata senza minimizzarla davanti al bambino. Anche se, come adulti, possiamo considerare alcune paure irrazionali, dobbiamo ricordare che non si può evitare di provare certe emozioni.
Spesso, bambini e individui con ansia tendono a evitare le situazioni che la scatenano. Tuttavia, questo comportamento, pur alleviando l’ansia momentaneamente, ne favorisce il mantenimento nel tempo.
L’adulto dovrà supportare il bambino o ragazzo nell’avvicinarsi gradualmente alle situazioni che causano disagio, offrendo un confine sicuro su cui fare affidamento.
È importante che gli adulti siano ben preparati sulle migliori pratiche per interagire con i propri bambini e acquisiscano consapevolezza delle emozioni che queste interazioni suscitano in loro.
Dott.ssa Francesca Vecchione