Decidere di rivolgersi allo psicologo per il proprio bambino può essere una scelta difficile e sollevare diversi dubbi e preoccupazioni nei genitori.
E’ bene innanzitutto chiarire che un’ eventuale diagnosi in età evolutiva non deve essere vista come un’ “etichetta” ma come un punto da cui partire per comprendere quali sono le risorse del proprio figlio e quali gli strumenti adatti per essergli d’aiuto.
Intervenire in età evolutiva, laddove ci dovesse essere una problematica, aumenta la probabilità di ottenere risultati migliori e in tempi più brevi e favorisce un miglioramento della qualità di vita del bambino.
Con l’adolescente, si parte dalla creazione di una relazione di fiducia, necessaria per il successivo lavoro terapeutico. Ascoltare i ragazzi in maniera attiva e non giudicante, aiuta loro a sentirsi compresi nel proprio vissuto e ridimensiona il modo di percepirsi nella loro problematica.